Mi chiamo Gennaro Adamo, Genni da sempre.
Uno dei tanti cuochi con la smania di raccontarsi, starete pensando. Ebbene, vi chiedo solo un po’ di attenzione, poi forse scoprirete che non è proprio così.
Nel 2013, dopo anni in cui -ahimè- la cucina era scivolata nel dimenticatoio, è riesplosa la VOGLIA (chi ha fatto questo mestiere sa cosa significa)!
La VOGLIA non è solo miccia, è determinazione e costanza. Impulso irrefrenabile.
La conseguenza? L’idea di aprire un ristorante che mi somigliasse, un luogo che rappresentasse esattamente il locale in cui avrei sempre voluto mangiare.
Insomma doveva essere quello che non avevo mai trovato, un posto un po’ magico. Già, l’avevo sempre sognato, un ristorante dove sentirmi piacevolmente coinvolto e incuriosito, dove non regnasse la banalità, dove poter scorrere un menu che a ogni riga stuzzicasse la mia fantasia.
Così è nata HOSTeRIA.
HOSTeRIA non è solo la mia attività, è in tutti i sensi la mia compagna di vita, il mio sincero e appassionato modo di esprimermi. Un contenitore di idee in continua evoluzione che finirà solo nel momento in cui smetterò di emozionarmi con la MIA cucina.
Svelo tutto, pagina dopo pagina. Lo faccio perché credo fermamente nelle linee fondamentali che mi guidano ogni giorno:
- la freschezza e la stagionalità degli ingredienti
- la valorizzazione delle eccellenze del territorio
- l’originalità nella preparazione dei piatti del mio menu
- la voglia di emozionare
- la ricerca di gusti sempre decisi
Cerco la massima qualità, rispetto profondamente la tradizione dei metodi di trattamento e cottura dei cibi, non vado d’accordo con i ghirigori di presentazione che nulla aggiungono al piatto in termini di sapore, adoro le espressioni di autentica innovazione nella concezione piatto.
Per ideare le mie ricette ho badato e bado innanzi tutto agli approvvigionamenti e quindi ho fiutato e fiuto la genuinità dalle cascine e dagli allevamenti del territorio. Poi ho abbracciato completamente la logica della natura, con le sue stagioni e i suoi prodotti. E infine ho fatto un patto con me stesso: sì alla bontà no alla banalità.
Non pago di un menu serale che varia almeno quattro volte l’anno offro a pranzo un menu in perenne work in progress, letteralmente concentrato sulle proposte del mercato di giornata. Mi piace questa sfida continua e faticosa! È il senso del conforto, del ristoro, del mestiere, della personalità.
Voglio che a tavola arrivi il marchio Genni Adamo cuoco appassionato e irriverente che a volte, per alcune scelte, può sembrare scomodo, esagerato o -peggio- presuntuoso.
Vi giuro che non è così. Tutto ciò che faccio non è per compiacere me e la mia arte ma per soddisfare chi siede a tavola, chi condivide i miei valori e desidera gustare le mie ricette.